Aldo Grasso non è mai stato tenero con le fiction italiane. A parte poche, limitate eccezioni (Romanzo criminale, Il commissario Montalbano e pochi altri), il critico televisivo del Corriere della sera ha sempre rifilato voti bassi alle serie tv di casa nostra. Ecco perché fa notizia il suo giudizio su I liceali 3: «A tratti – scrive – la serie sembra cedere a una certa “soapizzazione” del racconto, ma resta comunque uno degli esperimenti di fiction italiana più interessanti degli ultimi anni».
A convincere il critico sono soprattutto le scene in cui gli autori mostrano di aver compreso la lezione dei teen drama americani: «I momenti migliori de I liceali – osserva Aldo Grasso – restano quelli in cui la scrittura non si sottomette al macchiettismo (come insegnano i teen drama americani) e agli stereotipi della commedia, ma cerca invece uno scatto di «verità» nella rappresentazione della scuola e di chi la fa vivere ogni giorno».
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