«Io all’inizio pensai a Virzì come regista e a Ennio Fantastichini come protagonista», racconta Carlo Degli Esposti, il produttore di Montalbano, nell’intervista a Sette. Eravamo alla fine degli anni Novanta. Il graffiante regista livornese era reduce dal successo di Ovosodo. Il talentuoso attore di Viterbo somigliava in maniera impressionante al Montalbano descritto nei romanzi. Sembravano gli uomini giusti per portare in televisione le indagini del commissario di Vigata. Ma due elementi – il siciliano di Camilleri e un provino – impressero una svolta al destino della serie.
Racconta Carlo Degli Esposti: «Virzì mi disse che non riusciva ad andare oltre la prima pagina di Montalbano. E Zingaretti fece un provino eccezionale: a quel punto per me, Silva e Camilleri non ci furono più dubbi». Nacque così Il commissario Montalbano di Alberto Negrin e di Luca Zingaretti. Il Montalbano che conosciamo tutti. Il Montalbano che colleziona record di ascolti. Il segreto del suo successo? «Il suo senso della giustizia che va oltre le leggi», spiega il produttore.