Intelligence: dietro le quinte di una serie d’azione

Inseguimenti, fughe sui tetti, esplosioni, combattimenti all’ultimo sangue. Intelligence – servizi e segreti (sei puntate in onda su Canale 5 a partire dal 21 settembre) si annuncia spettacolare. Una serie televisiva con ritmi e scene da film d’azione. Una novità, nel panorama della fiction italiana.

I numeri. La serie tv, prodotta da Pietro Valsecchi (Taodue), è costata 20 milioni di euro. Uno sforzo produttivo imponente: 500 stuntmen, 5.000 comparse, 30 elicotteri, 1.000 automobili, moto e mezzi speciali. I combattimenti più pericolosi sono stati guidati dal fight coordinator degli agenti segreti italiani.
 
La preparazione. Gli attori si sono sottoposti a sei mesi di preparazione fisica. Hanno lavorato in palestra per rinforzare i muscoli e si sono allenati con esperti di arti marziali e con maestri d’armi.
 
Il protagonista. «In una scena mi ritrovo attaccato al parabrezza di un’auto; in un’altra fuga, salgo e scendo le scale in motocicletta. Sul set siamo supportati da un autentico esercito di stuntmen, ma io non uso controfigure» (Raoul Bova)
Gli stuntmen. «Intelligence non è una fiction qualunque ma un film d’azione in perfetto stile americano, il più pericoloso, forse, che abbiamo mai avuto, il Bourne Ultimatum italiano» (uno stuntman)
Il regista. «Sulla falsariga dei recenti 007 o di film come The Bourne Identity con Matt Damon, è un action-movie adrenalinico, un popcorn-movie, come si chiamano in America, per chi ama l’avventura incalzante, con scene rocambolesche che non lasciano spazio alla noia» (Alexis Sweet)
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