Trasformare un giallo di Camilleri in un western all’italiana. È l’idea alla base di La mossa del cavallo, film tv in onda su Raiuno il 26 febbraio.
«Alla fine dell’Ottocento – spiega Gianluca Maria Tavarelli nelle note di regia – la Sicilia era per l’Italia una sorta di Far West, una terra di nessuno, costellata di banditi, malfattori, gente abituata a farsi giustizia da sé. È con questo in mente che ho cominciato a pensare che il western fosse il genere più adatto per raccontare questa storia».
La mossa del cavallo è un film tv tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, ambientato nella Vigata dell’Ottocento e prodotto da Palomar. Protagonista Michele Riondino, nei panni di un ispettore inviato nel territorio di Montelusa per indagare sull’applicazione della tassa sul macinato.
Interpreti e personaggi
Michele Riondino: Giovanni Bovara, nuovo ispettore ai mulini
Ester Pantano: Trisina Cicero, giovane vedova
Cocò Gulotta: Spampinato, delegato di polizia
Antonio Pandolfo: Padre Carnazza, sacerdote libertino e avido
Giovanni Carta: La Pergola, intendente di Finanza
Maurizio Bologna: Memè Moro, cugino di padre Carnazza
Maurizio Puglisi: don Cocò Afflitto, capo della mafia di Montelusa
Domenico Centamore: Caminiti, assistente di Giovanni
Filippo Luna: avvocato Fasulo, braccio destro di don Cocò
Vincenzo Ferrera: avvocato Losurdo, legale di Memè Moro
Giuseppe Schillaci: Sciaverio Pipitone, bandito al servizio di don Cocò
Daniele Pilli: Ingrassia, cugino di Giovanni
Giancarlo Ratti: procuratore Rebaudengo
Giuseppe Lanino: capitano Lostracco, ufficiale dei carabinieri
Carlo Ferreri: maresciallo Purpura
Angelo Libri: La Mantìa, vice del delegato di polizia
Roberto Salemi: Pintacuda, giudice siciliano
Nelle immagini in alto, Michele Riondino, Ester Pantano e Giuseppe Schillaci in tre foto tratte dalla cartella stampa di La mossa del cavallo.