Cinzia TH Torrini aveva un sogno. Realizzare una saga ambientata nella Maremma dell’Ottocento. Girare un film nel nostro Far West, con i butteri come cow boy. Un sogno inseguito per anni. Per trasformarlo in realtà è andata lontano, fino in Argentina: proprio lì sta girando Terra ribelle, serie tv in sette puntate che andrà in onda su Raiuno. Sul sito ufficiale della fiction, la regista racconta la nascita del progetto.
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E' bellissimo ritrovare Cinzia on Line con la sua narrazione schietta e fluida, finalmente libera di librarsi nuovamente nella passione del suo lavoro.
Forza Cinzia…………..
Forse, non è stata una cosa veramente corretta quella di dirottare una storia italiana, finanziata con risorse pubbliche (prodotto RAI), in Argentina e per di più senza troupe italiana.
Sette, o forse anche undici milioni di Euro di soldi pubblici che, anziché essere utilizzati per contribuire a tenere in piedi, così come si fa con tutti i settori industriali in periodo di crisi, il sistema dell'audiovisivo italiano (ma non solo, visto che come tutte le attività industriali anche il cinema è in grado di mettere in moto molte altre attività collaterali: alberghi, ristorazione, trasporti, location pubbliche e private, ecc.), sono finiti a fondo perduto nella parte opposta del mondo.
E ciò che più infastidisce, è l'uso ipocrita che viene fatto della "libertà autoriale" per giustificare tutto questo. "Il bello di questo lavoro è la fantasia", scrive la Torrini nel Blog.
E certamente ce ne sarà voluta molta per riuscire a ricreare la maremma in Argentina, così come ce ne sarà voluta molta per realizzare un prodotto dal sapore italiano senza italiani e parlando un'altra lingua.