Il peccato e la vergogna: la critica di Aldo Grasso, il trash sentimentale e la teoria della soglia

Storia brutta, trash e sentimentaloide. Gabriel Garko e Manuela Arcuri incapaci di recitare. Aldo Grasso non ha dubbi: Il peccato e la vergogna è una fiction inguardabile. Nella videorecensione pubblicata su Corriere.it, il critico si interroga sulle ragioni del successo della serie. E per rispondere ricorre alla teoria della soglia: «Quando una cosa raggiunge il suo massimo, si capovolge nel contrario».

«La storia – dice – è così brutta, così esageratamente trash, così sentimentaloide che è inguardabile. Però, siccome lo è esplicitamente (…), allora, questo trash sentimentale, questo gorgoglio di sentimenti che vengono su dalla pancia, è talmente incredibile che diventa persino interessante».

Guarda il video con la recensione di Aldo Grasso

Leggi le news su Il peccato e la vergogna

2 Risposte a “Il peccato e la vergogna: la critica di Aldo Grasso, il trash sentimentale e la teoria della soglia”

  1. Io penso che come film è andato piuttosto bene considerando che daltronde non è altro che la realtà e quello che i nostri vecchi nonni hanno subito: l'alleanza tra Mussolini e Hitler che ha reso la loro essenza ancora più potente.

  2. io penso che gli alti ascolti siano dovuti solo alla presenza di garko il quale, nonostante sia incapace nel recitare, attira sempre una bella fetta di pubblico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.