Partiranno il nove luglio le riprese de Il sangue dei vinti, la fiction Rai diretta da Michele Soavi e tratta dall’omonimo libro di Giampaolo Pansa. Due puntate, prodotte da Alessandro Fragassi e Rai Fiction con un budget di otto milioni di euro, per raccontare le vendette e le rese dei conti compiute in Italia dopo il 25 aprile 1945.
Le prevedibili polemiche non spaventano Soavi: «Vuole sapere – dice il regista, intervistato dal Giornale – come mi accosto alla materia incandescente del Sangue dei vinti? Con lo spirito di un lappone, dello straniero senza idee consolidate o giudizi da rivedere. Se poi mi daranno del revisionista, e mi pare difficile venendo io da una famiglia di ebrei e partigiani, risponderò che francamente me ne frego».
Il commissario Dogliani. Nella sceneggiatura, firmata da Dardano Sacchetti con la collaborazione dello stesso Pansa, quei fatti di sangue vengono visti attraverso gli occhi di un personaggio di fantasia, il giovane commissario di polizia Franco Dogliani. Per il cast, si pensa anche ad attori stranieri. «Sì, preferirei un cast misto – spiega Soavi-. Vede, ci sono attori italiani che, per motivi ideologici, un film così non lo farebbero. Meglio allora pescare altrove. Il mio sogno è avere Sebastian Koch, il magnifico attore tedesco che fa il drammaturgo spiato in Le vite degli altri, per il ruolo di Dogliani. Vedremo. Io ci spero».
L’intervista
«Io, figlio di partigiani, racconto le loro stragi» (ilgiornale.it)
La discussione
Il Sangue dei vinti – Il nuovo Soavi (assieme a Dardano) (nocturno.it)
Il libro
Il sangue dei vinti (wikipedia.org)