Il dottor Matteo Fontana di Medicina generale 2, il tenente Emiliano Cecchi di Ris Roma, Elio di Tutti pazzi per amore, Giulio Fontamara de Il peccato e la vergogna, il dottor Tonali di Terra ribelle. Troveremo anche loro, accanto a Bianca Guaccero, nella miniserie in onda domenica 14 e martedì 16 novembre su Raiuno (e in replica il 15 maggio 2012 in un’unica serata).
Mia madre è una fiction prodotta da Ellemme Group per Rai Fiction, con la regia di Ricky Tognazzi e la sceneggiatura di Andrea Purgatori e Laura Ippoliti.
Bianca Guaccero: Nunzia
Dopo aver prestato il volto alla travolgente Carolina Scapece di Capri e all’agente Grazia Micheli de Il bene e il male, l’attrice pugliese in Mia madre si misura con un ruolo intenso e sofferto: la sua interpretazione migliore, secondo il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce. Nei prossimi mesi potrebbe vestire i panni di Lucia Bosè nella fiction su Walter Chiari. (Videointervista)
Marco Cocci: Uccio, il marito
Attore e cantante, leader della rock band Malfunk, ha interpretato il dottor Matteo Fontana in Medicina generale 2. Sarà uno dei nuovi protagonisti di Due mamme di troppo, da fine novembre su Canale 5. Attualmente è in Puglia, sul set della serie Mediaset Il commissario Zagaria. (Twitter)
Primo Reggiani: Giacomo, il figlio
«Fra i tre figli è quello che ha più conflitti interiori. Non ha mai avuto il coraggio di liberarsi e di aprirsi con la madre», dice l’attore. Tra i suoi ultimi ruoli, il tenente Emiliano Cecchi in Ris Roma e Antonio Dentici in Raccontami. Nel 2011 su Raiuno sarà il protagonista maschile della miniserie La figlia del capitano. Sta girando Ris Roma 2. (Videointervista)
Marco Iermanò: Giuseppe, il figlio
«All’interno di questa storia – dice – Giuseppe è quel personaggio che dovrebbe far sorridere il pubblico. In lui c’è quell’ironia che è tipica della commedia all’italiana. Il fatto che Giuseppe a 17 anni pensi di aver capito tutto della vita lo porta ad avere un atteggiamento di superiorità nei confronti del fratello e della sorella che a sua differenza, invece, sono alla ricerca di una propria identità sociale». Il giovane attore calabrese ha recitato in tre dei film più attesi della passata stagione cinematografica: era il fratello di Jasmine Trinca ne Il grande sogno, il figlio di Francesco Scianna in Baaria e William Vaccher ne La prima linea. (Videointervista)
Rosa Diletta Rossi: Lucia, la figlia
Giovane attrice alla prima esperienza davanti alla macchina da presa. «Il mio – spiega – è un personaggio un po’ travagliato, che vive una sorta di insofferenza nei confronti della mamma, perché la accusa più volte di essere stata quasi l’artefice della morte del padre. E quindi questo suo disagio la porterà a seguire delle compagnie sbagliate, nonostante lei sia una ragazza che segue una certa linea». (Videointervista)
Francesco Venditti: Mario, l’operaio
Attore e doppiatore. Tra le sue interpretazioni, il Bufalo in Romanzo criminale (il film). Prossimamente in tv sarà il boss “Er più” in Roma nuda, la fiction che segna il ritorno di Tomas Milian. (Videointervista)
Eros Galbiati: Giulio, l’ingegnere della Fiat
Studente sciupafemmine in Notte prima degli esami, giovane e ambizioso avvocato in Tutto l’amore del mondo, ha già lavorato con Ricky Tognazzi in Tutte le donne della mia vita. Nella serie tv campione d’ascolti Il peccato e la vergogna era Giulio Fontamara, studente di medicina introverso e idealista. (Videointervista, Twitter)
Alessandro Bertolucci: Santamaria, il giornalista
Due volte medico in due serie Rai di successo: era il dottor Tonali in Terra ribelle e il pediatra Max Cavilli in Un medico in famiglia. Da fine novembre sarà sul set de La donna che torna dal passato. (Twitter)
Corrado Fortuna: Ettore
Lanciato da Paolo Virzì in My name is Tonino, ha interpretato Elio, il grafico innamorato di Maya in Tutti pazzi per amore. È nel cast della miniserie Le cose che restano, su Raiuno a dicembre o a gennaio. Il suo personaggio in Mia madre, dice, «è quasi un omaggio a L’uomo delle stelle. Ettore è quello che dal paesino va a Roma e si vanta di fare cinema nella capitale e di portarlo in Puglia, nel paese di provenienza, regalando un po’ alla pizza del paese la possibilità di vedere i capolavori del cinema neorealista degli anni Sessanta». (Videointervista, Twitter)